Il ruolo cruciale del consulente ADR nella gestione delle merci pericolose: nomina, sanzioni e obbligatorietà 

Con l’entrata in vigore dell’Accordo ADR 2019, dal 1° gennaio 2023, è diventato obbligatorio per tutti i soggetti che movimentano merci pericolose su strada, per via fluviale e ferroviaria, e i quali non rientrano nell’esenzione, avere la nomina di un consulente ADR. 

Ma chi è esattamente questo consulente e quale ruolo svolge all’interno dell’azienda? Cerchiamo in questo articolo di chiarire tutti i dettagli. 

Nomina del consulente ADR: chi è e perché la sua figura è essenziale?

Il consulente per la sicurezza dei trasporti di merci pericolose, o consulente ADR, è una figura professionale chiave che garantisce la corretta gestione e movimentazione delle merci pericolose, minimizzando i rischi per le persone e l’ambiente. 

La sua importanza risiede nella necessità di rispettare specifiche regole di sicurezza durante il trasporto, l’imballaggio, il carico e lo scarico di tali merci.

In Italia, la normativa di riferimento è il D.Lgs 04/02/2000 n. 40 che è stato successivamente sostituito dal D.Lgs. 35/2010, il quale recepisce le disposizioni dell’Accordo internazionale ADR e ne stabilisce le modalità di applicazione sul territorio nazionale. 

Questo decreto impone che le aziende coinvolte nel trasporto di merci pericolose aderiscano rigorosamente a queste normative, sotto la guida esperta del consulente ADR.

Il consulente ADR svolge un ruolo guida nell’assicurare che le aziende rispettino tutte le normative relative alla gestione delle merci pericolose. Tra le sue principali responsabilità rientrano, ad esempio, la verifica e la conformità normativa. 

Il consulente verifica lo stato di conformità dell’azienda rispetto alle normative ADR e stabilisce i processi corretti per la movimentazione, l’imballaggio e l’etichettatura delle merci pericolose.

E’ responsabile della formazione tecnico-normativa del personale aziendale coinvolto nella gestione delle merci pericolose, assicurando che tutti siano adeguatamente preparati e informati.

La redazione di rapporti, ovvero le relazioni annuali di attività obbligatorie e rapporti specifici in caso di incidenti che coinvolgono merci pericolose, analizzandone le cause e proponendo soluzioni.

Ancora, il consulente ADR stabilisce e verifica l’osservanza dei protocolli di sicurezza, predisponendo una documentazione chiara e dettagliata relativa alle procedure ADR. Infine,si occupa dell’assistenza normativa e operativa. 

Ovvero l’offrire supporto normativo e operativo all’azienda, aiutando a sviluppare piani di sicurezza e a gestire eventuali emergenze.

Obblighi, normative e responsabilità aziendali nella nomina del consulente ADR 

Come accennato, la nomina del consulente ADR è stata stabilita per garantire che le aziende trattino le merci pericolose con la competenza e la conoscenza necessarie. 

Riducendo così al minimo i rischi associati al loro trasporto e minimizzando significativamente l’impatto ambientale delle stesse. 

In un contesto sempre più attento alla sicurezza e alla conformità normativa, il ruolo del consulente ADR diventa dunque imprescindibile per una gestione aziendale responsabile e sicura delle merci pericolose.

Nello specifico, la nomina di un consulente ADR è obbligatoria per tutte le aziende che trasportano merci pericolose o rifiuti pericolosi su strada, salvo alcuni casi di esenzione che tratteremo in un articolo dedicato. 

In altre parole, tutte le aziende che effettuano operazioni di imballaggio, riempimento, carico, scarico e/o trasporto di merci pericolose sono obbligate a nominare un consulente ADR certificato. 

Questo obbligo si applica sia alle aziende di trasporto che ai produttori, importatori ed esportatori di merci pericolose.

In assenza di un consulente ADR, ove obbligatorio, le aziende rischiano sanzioni, amministrative o penali, che possono variare da multe in denaro fino alla sospensione temporanea dell’attività.

Ne consegue che la figura del consulente per il trasporto di merci pericolose è cruciale poiché assiste le aziende nel comprendere e rispettare le normative vigenti, prevenendo violazioni e relative sanzioni. 

Inoltre, il consulente ADR lavora per individuare e mitigare i rischi di incidenti, assicurando l’adozione delle migliori prassi operative e di sicurezza.

Si sottolinea inoltre che il ruolo del consulente ADR può essere affidato a un dipendente interno o a un consulente esterno, purché entrambi abbiano completato la formazione obbligatoria prevista dalla legge e partecipino agli aggiornamenti periodici. 

Non solo, l’obbligo di nomina si applica anche alle aziende che effettuano spedizioni occasionali o di piccole quantità di merci e/o rifiuti pericolosi per il trasporto. 

Sanzioni per il mancato rispetto delle prescrizioni dell’ADR

Il Decreto Legislativo 35/2010, all’Art. 12, stabilisce le sanzioni per il mancato rispetto delle normative ADR relative al trasporto di merci pericolose. In particolare, vi è la sanzione per la mancata nomina del consulente ADR. 

Ovvero, il legale rappresentante di un’azienda che non nomina un consulente ADR, in presenza dell’obbligo di legge, è soggetto a una sanzione amministrativa pecuniaria che varia da 6.000 euro a 36.000 euro. 

In secondo luogo, la sanzione per la mancata comunicazione delle generalità del consulente. 

Se il legale rappresentante non comunica entro 15 giorni le generalità complete del consulente nominato all’ufficio competente del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è punito con una sanzione amministrativa pecuniaria che va da 2.000 euro a 12.000 euro. 

Infine, la sanzione per mancata conservazione della relazione annuale. Il legale rappresentante che non conserva la relazione annuale del consulente ADR per 5 anni è soggetto a una sanzione amministrativa pecuniaria da 2.000 euro a 12.000 euro. 

Ricordiamo che la relazione annuale è un documento fondamentale per verificare il rispetto delle normative e la gestione sicura delle merci pericolose.

Sanzioni per il consulente ADR

Inoltre, anche il consulente ADR ha diversi obblighi e in caso di inadempienza è soggetto a sanzioni pecuniarie. In particolare le sanzioni sono divise in: 

Mancata redazione della relazione preliminare: sanzione da 4.000 euro a 24.000 euro. Mancata redazione della relazione annuale: sanzione da 4.000 euro a 24.000 euro.

Ancora, mancata redazione della relazione in caso di incidente: sanzione da 4.000 euro a 24.000 euro. Infine, mancata trasmissione della relazione annuale, preliminare o di incidente nei tempi previsti: sanzione da 2.000 euro a 12.000 euro.

In conclusione, la conformità alle prescrizioni ADR è essenziale per garantire la sicurezza nel trasporto di merci pericolose e per evitare pesanti sanzioni amministrative. 

Non a caso, un consulente ADR qualificato assiste nella gestione delle normative, predisponendo la modulistica necessaria e effettuando tutte le comunicazioni richieste. 

Ingegnere Ambientale