La relazione annuale ADR è un documento fondamentale che descrive l’attività di un’azienda nel contesto del trasporto e della gestione varia di merci pericolose, delineando le misure di sicurezza adottate.
Questo rapporto è obbligatorio per tutti i casi previsti dalla normativa ADR, salvo eccezioni di esenzione parziale o totale.
In sostanza, la relazione annuale certifica che l’azienda rispetti le rigorose norme ADR, garantendo così un elevato standard di sicurezza nel trasporto e nella gestione di merci potenzialmente pericolose. Vediamo in questo articolo tutti i dettagli in merito.
L’importanza della relazione annuale ADR per le aziende
Nell’ambito del trasporto e della gestione di merci pericolose, il consulente ADR svolge un ruolo cruciale, con obblighi ben definiti dalla normativa. Tra questi, vi è la redazione di due documenti fondamentali: la relazione annuale e la relazione d’incidente.
La relazione annuale è una relazione dettagliata che descrive ogni operazione relativa all’attività dell’azienda, indicando le modifiche procedurali e strutturali necessarie per l’osservanza delle norme sul trasporto, carico e scarico di merci pericolose.
Questo documento è richiesto dal Decreto Legislativo 35/2010, articolo 11 comma 5, e deve essere redatto entro 60 giorni dalla nomina del consulente ADR e successivamente ogni anno solare.
La prima relazione, nota anche come relazione preliminare, è destinata al legale rappresentante dell’impresa e deve essere conservata per almeno cinque anni. Pronta dunque per essere esibita su richiesta dell’autorità nazionale.
Il consulente deve anche aggiornare la relazione annuale in caso di cambiamenti procedurali o strutturali, garantendo che l’azienda rimanga conforme alle normative vigenti.
La mancata conservazione di queste relazioni comporta una sanzione amministrativa pecuniaria che varia da 2.000 a 12.000 euro.
Inoltre, il consulente ADR che non redige le relazioni di cui all’articolo 11, commi 5 e 7, ossia la relazione preliminare entro 60 giorni (5), la relazione annuale e la relazione d’incidente (7), è punito con una sanzione amministrativa pecuniaria da 4.000 a 24.000 euro.
La relazione d’incidente: gestione degli eventi critici
La relazione d’incidente, come suggerisce il nome, viene redatta in caso di un grave incidente o evento imprevisto durante il carico, il riempimento, il trasporto o lo scarico delle merci pericolose.
Questa relazione deve essere trasmessa entro 45 giorni dall’incidente al legale rappresentante dell’impresa e attraverso i canali preposti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e del Ministero dell’interno.
Il consulente ADR che non redige questa relazione nei tempi previsti è soggetto a una sanzione amministrativa pecuniaria, anch’essa variabile tra 2.000 e 12.000 euro.
Inoltre, fondamentale per il consulente ADR è anche la parte relativa al Piano Security 1.10.3.2. ADR.
Nel trasporto e nella gestione di merci pericolose secondo le normative ADR, il termine “sicurezza” (nel contesto del documento “security”) si riferisce alle misure e precauzioni necessarie per minimizzare il furto o l’uso improprio delle merci pericolose che potrebbero mettere in pericolo persone, beni o l’ambiente.
Il capitolo 1.10 dell’ADR, introdotto dopo gli eventi dell’11 settembre 2001, stabilisce disposizioni di sicurezza specifiche per il trasporto di merci pericolose. In particolare per quelle ad “alto rischio”, come definite nella tabella dell’ADR 1.10.3.1.2.
Le merci pericolose ad alto rischio sono quelle che potrebbero essere utilizzate impropriamente dai terroristi, causando perdite di vite umane, distruzioni di massa o, nel caso della classe 7, gravi sconvolgimenti socio-economici.
È dunque obbligatorio predisporre un “Piano di Security” per chiunque sia coinvolto negli obblighi dei capitoli 1.4.2 e 1.4.3 dell’ADR, i quali devono adottare, implementare e seguire piani di sicurezza che includano almeno gli elementi specificati in 1.10.3.2.2.
I trasportatori, gli speditori e gli altri operatori coinvolti nel trasporto di merci pericolose ad alto rischio o di materie radioattive ad alto rischio devono adottare ed applicare effettivamente questi “Piani Security”.
Contenuti essenziali delle relazioni
Anche se non esiste uno standard rigido per la compilazione di questi documenti, ci sono alcune informazioni che devono essere necessariamente presenti. In particolare, per la relazione annuale, prima di tutto vanno esibite le generalità.
Vale a dire che, nella prima parte del documento, è essenziale inserire i riferimenti identificativi dell’azienda. Ovvero il nome del consulente ADR attuale e il periodo di riferimento della relazione.
Subito dopo questa prima stesura, è importante annotare i riferimenti normativi del caso, ovvero il quadro legislativo di riferimento.
In secondo luogo, vi è la sezione che rappresenta il fulcro della relazione annuale: la panoramica sui rifiuti. Nello specifico: rifiuti pericolosi prodotti con maggiore frequenza; imballaggi omologati; quantità movimentate e così via.
Questa parte, inoltre, deve includere le modalità di carico e scarico delle merci, i manuali o le specifiche utilizzate dagli operatori, la formazione ricevuta, i tipi di spedizione e le merci trasportate nell’anno.
Un confronto con l’anno precedente può aiutare a fornire un bilancio più chiaro. Dopo questo passaggio vi è l’introduzione, all’interno della relazione, del Piano Security di cui sopra.
Infine, il consulente ADR deve elencare gli interventi strutturali o procedurali implementati per migliorare la sicurezza. Non solo, deve anche garantire un trasporto e una gestione sicure delle merci pericolose, adeguandosi alla normativa vigente.
La redazione della relazione annuale e della relazione d’incidente sono dunque obblighi fondamentali per il consulente ADR. Queste ultime garantiscono la sicurezza e la conformità dell’azienda alle normative sul trasporto e la gestione di merci pericolose.
Questi documenti non solo certificano il rispetto delle norme, ma contribuiscono anche al miglioramento continuo delle procedure aziendali. Assicurando così un trasporto e una gestione sicure ed efficienti.
Per facilitare la redazione della relazione annuale ADR, sul sito sono disponibili corsi specifici che offrono una formazione approfondita e pratica.
Inoltre, è possibile richiedere un modello fac-simile della relazione, ideato per guidare passo passo l’ente coinvolto nella compilazione del documento e assicurandosi di rispettare tutte le normative vigenti in modo semplice ed efficace.