Il RENTRI (Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti) è il nuovo portale su cui si fonda il sistema di tracciabilità dei rifiuti, ma come funziona l’iscrizione? Quali sono le procedure pratiche da seguire e come è gestito l’ambiente DEMO a disposizione degli utenti?
Ricordiamo che il RENTRI sarà attivo a partire dal tredici febbraio 2025 ed è istituito dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Vediamo in questo articolo tutti i dettagli in merito.
Iscrizione al RENTRI: una guida pratica
Come anticipato, il RENTRI, che sarà in vigore dal 13 febbraio 2025, è il nuovo portale per la tracciabilità dei rifiuti e la digitalizzazione dei documenti relativi alla movimentazione e al trasporto degli stessi.
L’iscrizione al Registro Nazionale delle Imprese per la Raccolta e il Trasporto dei Rifiuti segue un processo dettagliato e rigoroso.
Per iniziare, gli operatori accedono al servizio tramite autenticazione digitale (utilizzando SPID, CNS o CIE), rappresentando l’impresa o l’ente interessato.
Successivamente, il RENRI verifica il titolo di rappresentanza dell’utente attraverso diversi sistemi interoperativi.
Tra questi troviamo il Registro delle Imprese per l’identificazione dell’impresa e del suo rappresentante, l’Indice dei domicili digitali della Pubblica Amministrazione per gli enti.
Infine, l’Anagrafe Tributaria per la validazione dell’identità dei soggetti con Partita IVA o codice fiscale.
Una volta confermata la rappresentanza, viene creato il profilo dell’operatore, integrando i dati del Registro delle Imprese e dell’Indice PA, aggiungendo ulteriori informazioni anagrafiche, se necessario.
L’operatore può quindi inserire i soggetti incaricati che utilizzeranno la piattaforma telematica a nome dell’organizzazione e specificare le unità locali coinvolte nell’attività, inclusi eventuali registri di carico e scarico.
La procedura include anche la dichiarazione delle attività svolte presso ogni unità locale, come produzione, recupero, smaltimento, trasporto e commercio senza detenzione dei rifiuti.
Ulteriori deleghe ai soggetti, conformi agli standard dell’articolo 18 del D.M. 4 aprile 2023, n. 59, vengono documentate e gestite tramite la piattaforma.
Infine, ogni unità locale è tenuta a versare il contributo annuo tramite l’interfaccia PagoPA, assicurando il pagamento dei diritti di segreteria. L’istanza di iscrizione al RENRI può essere compilata in fasi separate, poiché i dati inseriti sono salvati automaticamente.
Sezione supporto e moduli I e II
Il nuovo portale RENTRi mette a disposizione degli utenti un’importante sezione di supporto al fine di chiarire eventuali dubbi e per rendere agevole l’iscrizione a tutti i soggetti obbligati.
In particolare, nella sezione supporto, si trovano: i termini per l’iscrizione dei produttori iniziali di rifiuti, i soggetti obbligati all’iscrizione, l’accesso al portale, la definizione di operatore e altro ancora.
All’interno di questa sezione si trovano anche le rispettive presentazioni dei Moduli I e II. In particolare, per quanto riguarda il Modulo I sul sito ufficiale del RENTRI sono disponibili le slides del progetto formativo.
Queste ultime al loro interno comprendono: soggetti obbligati all’iscrizione al RENTRI (operatori, produttori, delegati); modalità e tempistiche per l’iscrizione; nuove regole per la gestione dei formulari di identificazione rifiuto.
Infine, comprendono: nuove regole per la gestione dei registri cronologici di carico e scarico e la presentazione dell’ambiente dimostrativo.
Le slides del Modulo II, invece, coprono le seguenti aree: accesso all’area riservata agli operatori; iscrizione degli operatori; servizi di supporto per il FIR cartaceo (vidimazione ed emissione del FIR e gestione della copia del FIR per trasportatore e produttore).
Inoltre, presentano: servizi di supporto per il registro di carico e scarico (stampa del registro cartaceo, apertura e gestione del registro digitale, trasmissione al RENTRI dei dati annotati sul registro digitale).
Infine, si trova la sezione supporto che comprende l’area DEMO e il materiale formativo.
Ambiente DEMO: cos’è e come funziona
L’articolo 188 bis del D.lgs. 152/2006, che istituisce il RENTRI, prevede una progressiva iscrizione degli operatori accompagnata da un periodo preliminare di sperimentazione.
Per facilitare questo processo, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha lanciato una fase sperimentale volontaria del RENTRI. Mirata dunque a far familiarizzare gli utenti con il sistema e migliorare l’usabilità delle procedure prima dell’avvio ufficiale.
Questa fase di sperimentazione si svolge tramite un’area dimostrativa, RENTRI-DEMO, che replica le funzionalità del portale ufficiale.
L’ambiente DEMO permette agli utenti di analizzare le informazioni necessarie per la registrazione e testare i servizi di supporto per la gestione digitale dei registri cronologici di carico e scarico.
Inoltre, permette di verificare la vidimazione e l’emissione dei nuovi formulari di identificazione del rifiuto in formato cartaceo e provare le regole per l’interoperabilità tra i loro sistemi informativi e il RENTRI.
La piena operatività del RENTRI inizierà il 15 dicembre 2024, come stabilito dall’articolo 13 del Decreto 4 aprile 2023, n. 59, e chiarito dal Decreto Direttoriale del 21 settembre 2023, n. 97.
Nonostante l’avvio ufficiale, l’ambiente DEMO del RENTRI rimarrà sempre accessibile per consentire ulteriori test e familiarizzare con le azioni.
Come riportato nell’immagine, nell’ambiente DEMO si trovano principalmente tre categorie: Area Operatori DEMO, Area Soggetti delegati DEMO e Servizi per l’interoperabilità.
Selezionando “Accedi all’area DEMO” in una delle categorie interessate il portale conduce l’utente direttamente nel pieno della sperimentazione RENTRI, permettendo l’accesso al portale con le credenziali di cui sopra (SPID, CIE, CNS).