MASE e la trasformazione del Ministero dell’Ambiente: energie rinnovabili, sicurezza energetica e sfide ambientali

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha assunto sempre più un ruolo cruciale, affrontando sfide legate alla sicurezza energetica, promuovendo le energie rinnovabili e intensificando la tutela dell’ambiente.

Vediamo in questo articolo tutti i dettagli in merito. 

Il MASE: un Ministero rinnovato tra energia e ambiente

Il 15 dicembre segna una data significativa per il Ministero della Transizione Ecologica, ora rinominato Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE). 

Questo cambiamento non è solo nominale ma rappresenta un’espansione delle competenze del dicastero, che, oltre alla tutela dell’ambiente, si concentrerà sulla sicurezza energetica nazionale. 

Con Gilberto Pichetto Fratin alla guida, il ministero si pone l’obiettivo di affrontare le pressanti sfide energetiche e ambientali del paese, in un contesto internazionale sempre più complesso.

La trasformazione del Ministero, resa ufficiale con la conversione in legge del decreto “Ministeri”, sottolinea l’importanza crescente della sicurezza energetica in un’epoca di incertezza geopolitica. 

La tutela dell’ambiente rimane centrale, ma viene affiancata dalla gestione delle politiche energetiche e minerarie nazionali, con un focus particolare sulla sicurezza degli approvvigionamenti energetici. 

In questo contesto, il MASE si pone come uno degli attori principali, chiamato a bilanciare le esigenze ambientali con quelle energetiche.

Secondo un rapporto della Camera, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica non solo manterrà il suo impegno verso la protezione ambientale, ma assumerà anche nuove responsabilità in ambito energetico. 

Tra queste è inclusa l’individuazione e l’attuazione di misure per garantire la continuità e la flessibilità degli approvvigionamenti di energia. 

Questo nuovo focus risponde alla necessità di far fronte a un panorama energetico globale caratterizzato da volatilità dei prezzi e crescenti rischi geopolitici.

Prezzo del gas, approvvigionamento energetico e rigassificatori 

Uno dei temi centrali del MASE riguarda la gestione del prezzo del gas, una questione che ha tenuto banco nei mesi passati. 

Il 19 dicembre, i ministri dell’Energia dell’Unione Europea hanno raggiunto un accordo per stabilire un tetto al prezzo del gas, noto come “price cap”, che scatterà in caso di superamento di specifiche soglie di prezzo. 

L’accordo prevede che il tetto entri in vigore a partire dal 15 febbraio, se il prezzo del gas sul Title Transfer Facility (TTF) di Amsterdam supera i 180 euro per megawattora per tre giorni consecutivi.

L’Italia ha giocato un ruolo chiave nel promuovere questa soluzione condivisa tra i membri dell’UE, dimostrando l’importanza strategica del MASE in ambito europeo.

Parallelamente al controllo dei prezzi, il tema dell’approvvigionamento energetico rimane cruciale. 

Attraverso il decreto “Aiuti quater”, sono state introdotte misure volte a incentivare la ricerca e l’estrazione di gas naturale nel territorio nazionale. 

Questa scelta, pur criticata da alcune comunità locali preoccupate per i rischi ambientali, è vista dal governo come un passo necessario per garantire la sicurezza energetica del paese.

Il tema dei rigassificatori è altrettanto delicato. Il 22 dicembre, il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio ha respinto il ricorso del Comune di Piombino contro la realizzazione di un rigassificatore nel porto della cittadina. 

Questa struttura è parte di una strategia più ampia, avviata dal precedente governo, volta a ridurre la dipendenza dal gas russo. 

Pichetto Fratin ha garantito che l’uso del rigassificatore di Piombino sarà temporaneo, non oltre i tre anni, e ha evidenziato come i rigassificatori siano fondamentali per assicurare la sicurezza energetica del paese.

La promozione delle energie rinnovabili

Un altro pilastro della strategia del MASE è lo sviluppo delle energie rinnovabili. Per il ministro, le rinnovabili rappresentano una priorità nazionale, in quanto combinano la protezione ambientale con l’interesse energetico del paese. 

Tuttavia, il ministro ha riconosciuto la necessità di snellire le procedure burocratiche per accelerare l’installazione di nuovi impianti rinnovabili. L’obiettivo è ambizioso: entro il 2030 il governo punta a produrre due terzi dell’energia nazionale da fonti rinnovabili.

Oltre all’energia, il MASE continua a svolgere un ruolo cruciale nella protezione dell’ambiente. 

Tra le sue iniziative recenti, il ministero ha lavorato all’adozione dei decreti attuativi della legge Salvamare, una normativa approvata nel 2022 che mira a proteggere le acque marine e a promuovere la sostenibilità. 

Inoltre, il MASE è impegnato nell’adeguamento del Codice ambientale ai nuovi principi costituzionali, introdotti nella scorsa legislatura, che inseriscono la tutela dell’ambiente e della biodiversità tra i valori fondamentali della Repubblica.

In questo contesto, le politiche del governo non sono esenti da critiche. Tuttavia, il MASE prosegue nel suo percorso, con l’intento di bilanciare esigenze ambientali, energetiche e sociali, in un contesto nazionale e internazionale sempre più complesso.

Ingegnere Ambientale