L’inquinamento della Senna, alimentato dalle piogge e dalla proliferazione di Escherichia coli, ha creato incertezze sulla balneabilità del fiume durante le Olimpiadi di Parigi 2024, rendendo complicata la gestione delle competizioni di nuoto e triathlon.
Vediamo di seguito tutti i dettagli.
Un’analisi dell’inquinamento della Senna durante le Olimpiadi di Parigi
Le Olimpiadi di Parigi 2024 hanno acceso i riflettori su un aspetto ambientale molto discusso: la balneabilità della Senna.
Il fiume, che attraversa la capitale francese, è una delle principali location per le competizioni di nuoto e triathlon, ma le sue acque sono al centro di una costante incertezza legata ai livelli di inquinamento.
Il fenomeno non è nuovo, ma diventa particolarmente critico in concomitanza con eventi di grande portata come i Giochi Olimpici, dove la salute degli atleti è una priorità assoluta.
La qualità dell’acqua della Senna, infatti, varia notevolmente a seconda delle condizioni meteorologiche.
Un fattore chiave dell’inquinamento del fiume è la presenza del batterio Escherichia coli, la cui concentrazione può aumentare rapidamente in seguito a piogge intense, compromettendo temporaneamente la balneabilità delle acque.
Escherichia coli è un batterio che vive nell’intestino di mammiferi, compreso l’uomo, e degli uccelli. In condizioni normali, la presenza di E. coli nelle acque di un fiume come la Senna è minima, e le acque rimangono adatte alla balneazione.
Tuttavia, quando le concentrazioni batteriche superano i 900 CFU (unità di formazione di colonie) per 100 millilitri di acqua, la balneabilità viene interdetta per il rischio di sintomi gastrointestinali.
Le autorità parigine monitorano la qualità dell’acqua in quattro punti chiave della Senna: Bercy, Bras Marie, Ponte Alexandre III (sito olimpico) e Bras de Grenelle.
Ogni giorno vengono prelevati campioni e analizzati dai laboratori di Eau de Paris per verificare la presenza di Escherichia coli e altri agenti patogeni, come gli enterococchi intestinali.
Questi test sono effettuati secondo la direttiva europea del 2006 sulla qualità delle acque destinate alla balneazione, che prevede rigidi controlli microbiologici.
L’impatto delle piogge sull’inquinamento della Senna
Uno degli aspetti più problematici della qualità delle acque della Senna è la sua sensibilità alle condizioni meteorologiche. Le piogge intense possono sovraccaricare i sistemi fognari di Parigi, causando tracimazioni che portano le acque reflue direttamente nel fiume.
Queste acque, spesso contaminate da batteri come Escherichia coli, peggiorano rapidamente la qualità dell’acqua del fiume, rendendola inadatta alla balneazione.
Non è un caso che durante le Olimpiadi di Parigi 2024 alcune gare di nuoto siano state sospese proprio a causa delle piogge.
Ad esempio, il 30 luglio, dopo giorni di maltempo, le autorità hanno dovuto rinviare gli allenamenti di triathlon. Solo dopo che le condizioni meteorologiche si sono stabilizzate e i livelli di inquinamento sono rientrati nei limiti, gli atleti hanno potuto tornare a competere.
L’imprevedibilità del clima parigino, noto per i suoi frequenti cambiamenti, rende difficile stabilire con esattezza quando le acque saranno sicure.
Infatti, subito dopo le piogge, la concentrazione di E. coli può raggiungere picchi pericolosi. I quali però tendono a ridursi rapidamente non appena le acque del fiume defluiscono a valle, trasportando via i batteri.
Ad ogni modo, le piogge non sono l’unico fattore che incide sulla qualità delle acque. Anche l’esposizione al sole gioca un ruolo cruciale. I raggi ultravioletti possono uccidere i batteri presenti in superficie, riducendo la carica batterica complessiva.
Allo stesso modo, le temperature elevate contribuiscono alla morte dei batteri, accelerando il processo di purificazione naturale del fiume.
Un altro elemento da considerare è la portata del fiume. Quando il flusso dell’acqua è lento, i batteri si diffondono più lentamente.
Tuttavia, in periodi di piena, come durante o dopo forti piogge, il flusso accelera e i batteri vengono trasportati più velocemente, riducendo il rischio di contaminazione a breve termine.
Le conseguenze per le Olimpiadi di Parigi 2024
L’inquinamento variabile della Senna ha reso la pianificazione delle gare di nuoto e triathlon una vera sfida per gli organizzatori delle Olimpiadi di Parigi 2024.
La necessità di monitorare costantemente i livelli di inquinamento e di adattarsi ai cambiamenti climatici ha costretto il comitato olimpico a rinviare e riprogrammare diverse competizioni.
Questo ha creato non solo disagi logistici, ma anche preoccupazioni tra gli atleti, che devono affrontare l’incertezza sulla sicurezza delle acque in cui competono.
Alcuni atleti hanno espresso preoccupazione per la propria salute, mentre altri si sono adattati alla situazione, consapevoli che in eventi di questo tipo, la flessibilità è fondamentale.
Sebbene l’inquinamento della Senna rappresenti un ostacolo temporaneo durante le Olimpiadi, il problema della gestione delle acque reflue è una sfida a lungo termine per la città di Parigi.
Le autorità locali stanno lavorando per migliorare i sistemi di gestione delle acque piovane e fognarie, con l’obiettivo di ridurre le tracimazioni e migliorare la qualità delle acque della Senna anche al di fuori degli eventi internazionali.
Alcuni progetti prevedono la costruzione di bacini di raccolta per le acque reflue, capaci di contenere grandi volumi d’acqua durante le piogge intense. In questo modo, si eviterebbe che le fogne trabocchino, riducendo il rischio di contaminazione del fiume.