Con l’attuazione del Decreto Legislativo 135/2024 vengono introdotti importanti aggiornamenti nella direttiva sulla protezione dei lavoratori contro agenti cancerogeni e tossici.
Le nuove regole entreranno in vigore dall’11 ottobre 2024, introducendo nuovi obblighi e limiti di esposizione professionale.
Il Decreto Legislativo 135/2024 rinnova la tutela dei lavoratori contro rischi cancerogeni e tossici: l’attuazione della nuova direttiva
L’entrata in vigore del Decreto Legislativo 135/2024, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 26 settembre, segna un cambiamento significativo nella regolamentazione della sicurezza sul lavoro.
In particolare per la tutela dei lavoratori esposti a sostanze cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione.
Questo provvedimento recepisce la Direttiva (UE) 2022/431 e introduce nuove misure mirate a rafforzare la protezione dei lavoratori, aggiornando il Testo Unico sulla Sicurezza.
Le modifiche apportate toccano diversi ambiti, dall’introduzione di nuovi limiti di esposizione professionale a obblighi aggiuntivi per i datori di lavoro.
La Direttiva Cancerogeni, originariamente introdotta nel 2004, ha sempre avuto l’obiettivo di proteggere i lavoratori dai rischi legati all’esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni.
Tuttavia, il progresso scientifico e la crescente consapevolezza dei rischi legati alle sostanze tossiche per la riproduzione hanno portato all’esigenza di rivedere le norme in vigore.
La Direttiva (UE) 2022/431 rappresenta un aggiornamento importante, allineandosi con il Piano europeo di lotta contro il cancro del 2021. Il quale ha riconosciuto le sostanze tossiche per la riproduzione come un rischio significativo per la salute dei lavoratori.
Queste sostanze possono avere effetti dannosi sulla fertilità, sullo sviluppo della progenie e sulla funzione sessuale sia negli uomini che nelle donne.
Alla luce di questi rischi, la nuova direttiva estende il campo di applicazione della normativa vigente, introducendo nuovi obblighi per la protezione dei lavoratori esposti a tali agenti.
I cambiamenti introdotti dal D.Lgs. 135/2024
Il D.Lgs. 135/2024 modifica ben 22 articoli del Testo Unico sulla Sicurezza, apportando modifiche strutturali e inserendo nuove definizioni e riferimenti normativi.
Tra le novità più rilevanti vi è l’inserimento di un nuovo Allegato XLIII-BIS, dedicato al piombo e ai suoi composti ionici. Inoltre, vi è la revisione degli Allegati XXXVIII e XLIII, che aggiornano i valori di esposizione professionale per diverse sostanze pericolose.
Uno degli elementi chiave del provvedimento è l’introduzione dei valori limite di esposizione per le sostanze tossiche per la riproduzione, che si aggiungono agli agenti cancerogeni e mutageni già regolamentati.
Questi valori di soglia sono fondamentali per la valutazione del rischio e rappresentano un passo in avanti verso una maggiore tutela della salute dei lavoratori. In particolare in quei settori in cui l’esposizione a tali agenti è più comune.
Un altro aspetto cruciale riguarda l’aggiornamento del sistema di sorveglianza sanitaria. La nuova normativa prevede che i lavoratori esposti a sostanze tossiche per la riproduzione siano sottoposti a un monitoraggio sanitario più rigoroso.
Con l’inclusione del monitoraggio biologico per valutare l’effettivo livello di esposizione.
Inoltre, viene ampliato l’obbligo di notifica dei casi di malattie legate all’esposizione a sostanze pericolose, includendo non solo i casi di cancro, ma anche quelli di effetti nocivi sulla fertilità e sulla salute riproduttiva.
Nuovi obblighi per i datori di lavoro
Come anticipato, il D.Lgs. 135/2024 introduce importanti obblighi per i datori di lavoro. In particolare per quanto riguarda la formazione e l’informazione dei lavoratori sui rischi specifici legati all’esposizione a sostanze cancerogene e tossiche per la riproduzione.
I datori di lavoro devono garantire che i dipendenti siano adeguatamente formati non solo sui rischi legati a queste sostanze, ma anche sulle misure di prevenzione e protezione da adottare.
Un ulteriore obbligo per i datori di lavoro è quello di ridurre al minimo l’esposizione dei lavoratori a queste sostanze attraverso misure di sostituzione, laddove possibile, o adottando sistemi di protezione individuale e collettiva.
In particolare, per quanto riguarda il piombo e i suoi composti ionici, il nuovo Allegato XLIII-BIS prevede specifiche misure di protezione. Le quali dovranno essere implementate dai datori di lavoro entro il termine fissato.
In caso di superamento dei nuovi limiti di esposizione, il datore di lavoro dovrà adottare misure immediate per riportare i livelli di esposizione entro i parametri stabiliti dalla normativa e garantire la sicurezza dei lavoratori.
Inoltre, la sorveglianza sanitaria dovrà essere estesa a tutti i lavoratori esposti in modo analogo, anche nei casi in cui un singolo lavoratore superi il limite biologico.
L’impatto del D.Lgs. 135/2024 si farà sentire in numerosi settori produttivi, in particolare in quelli in cui l’uso di sostanze pericolose è frequente.
Settori come l’industria chimica, farmaceutica, metallurgica e manifatturiera dovranno adattarsi rapidamente alle nuove regole, introducendo misure di controllo più rigorose e garantendo una maggiore attenzione alla salute dei lavoratori.
Le aziende dovranno investire in nuove tecnologie per ridurre l’esposizione a sostanze tossiche e cancerogene e dovranno formare il personale in merito ai nuovi obblighi previsti dalla normativa.
Sebbene questi cambiamenti possano comportare costi iniziali significativi, a lungo termine contribuiranno a creare un ambiente di lavoro più sicuro e a ridurre i rischi di malattie professionali, con conseguenti benefici per i lavoratori e per il sistema sanitario.