Il ministro Gilberto Pichetto ha di recente sottolineato i progressi del Governo nell’ambito dell’ambiente e della sicurezza in merito all’energia.
Nello specifico, Pichetto ha evidenziato una visione pragmatica che punta su rinnovabili e innovazione per garantire una transizione sostenibile lontana da ideologie. Vediamo in questo articolo tutti i dettagli.
Sicurezza per l’energia e transizione sostenibile per l’ambiente: l’Italia più forte e resiliente rispetto a due anni fa
In questi ultimi due anni, il governo italiano ha messo al centro delle sue politiche due priorità fondamentali: la sicurezza energetica e la tutela dell’ambiente.
Questo approccio, secondo quanto dichiarato dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, riflette una visione di sviluppo pragmatico e lontano dalle ideologie, orientata verso soluzioni concrete e raggiungibili.
Il ministro ha fatto un bilancio delle attività svolte dall’Esecutivo a due anni dall’insediamento del governo guidato da Giorgia Meloni, sottolineando come l’Italia sia oggi più sicura e resiliente dal punto di vista energetico.
Una delle principali conquiste del governo è stata la maggiore sicurezza negli approvvigionamenti energetici, un tema cruciale per l’autonomia e la stabilità del Paese.
“Oggi l’Italia è più sicura rispetto a due anni fa sugli approvvigionamenti di energia”, ha dichiarato Pichetto, evidenziando come il Paese sia diventato un punto di riferimento per nuove rotte energetiche, oltre a puntare in maniera decisa sulle energie rinnovabili.
Le fonti rinnovabili, infatti, non hanno mai conosciuto una crescita così significativa come negli ultimi due anni, segno di un investimento convinto del governo in questo settore.
Questa attenzione verso le energie pulite si riflette anche nell’approccio strategico adottato dal governo, che ha puntato sulla pianificazione per uscire dalle logiche emergenziali che spesso caratterizzano il settore energetico.
Il ministro ha sottolineato l’importanza di creare condizioni favorevoli sia per chi investe sia per chi amministra, facilitando così lo sviluppo di progetti energetici sostenibili.
Gli incentivi per la costituzione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) rappresentano uno degli esempi più significativi di questa politica, mettendo i cittadini al centro delle scelte energetiche e promuovendo la produzione e il consumo locale di energia verde.
Pianificazione strategica per una transizione sostenibile
Un altro elemento chiave delle politiche del governo è stato il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), che ha alzato l’ambizione italiana in linea con gli obiettivi climatici europei.
Questo piano, insieme al nuovo Piano di Adattamento ai Cambiamenti Climatici, offre una visione chiara delle azioni necessarie per preparare il territorio ai cambiamenti in atto.
Dopo anni di attesa, finalmente l’Italia dispone di un quadro strategico per affrontare le sfide del riscaldamento globale e per mitigare gli impatti dei cambiamenti climatici.
Pichetto ha anche ricordato i risultati raggiunti durante la presidenza italiana del G7, culminati nella cosiddetta “Carta di Venaria”, un documento che traccia la via per la cooperazione internazionale in tema di sostenibilità e innovazione energetica.
La “Carta di Venaria” rappresenta un importante punto di riferimento in vista della COP29 di Baku, dove l’Italia intende continuare a guidare gli sforzi globali verso una transizione energetica giusta e sostenibile.
Sul fronte dell’innovazione, il governo italiano sta puntando non solo sulle rinnovabili tradizionali ma anche su tecnologie alternative. Una delle aree di maggiore interesse è lo sviluppo di un nuovo nucleare pulito e sostenibile.
Pichetto ha spiegato che il governo sta lavorando a una Piattaforma nazionale e a un gruppo di lavoro dedicato, con l’obiettivo di definire presto un nuovo quadro giuridico per l’utilizzo di questa tecnologia.
Il nucleare di nuova generazione potrebbe giocare un ruolo fondamentale nella transizione energetica, offrendo una fonte energetica stabile e a basse emissioni di carbonio.
Difesa delle filiere produttive strategiche
Il governo non ha mai perso di vista l’importanza di difendere le filiere produttive strategiche del Paese, come quella dell’economia circolare, un settore in cui l’Italia è all’avanguardia.
“Ci siamo battuti e continueremo a farlo in Europa per una transizione intelligente”, ha dichiarato Pichetto, sottolineando come il governo si impegni a valorizzare queste filiere senza compromettersi con obiettivi irrealistici o poco praticabili.
In questo contesto, il ministro ha ricordato come l’Italia stia lavorando per garantire che le normative europee sulla transizione energetica tengano conto delle reali capacità degli Stati membri.
Questo è particolarmente importante in aree come l’efficienza degli edifici e le emissioni nei trasporti. Aree in cui il governo italiano si è battuto per ottenere obiettivi che siano davvero raggiungibili, senza mettere a rischio la competitività dell’industria nazionale.