Nuove regole GSE per l’“energy release”: il sostegno del MASE alla transizione energetica delle imprese

Il Ministero dell’Ambiente (MASE) ha approvato le regole operative GSE per l’“energy release”, favorendo le imprese energivore che mirano alla transizione verso energie rinnovabili tramite nuovi impianti o ammodernamenti. 

Ora si attendono bandi e manifestazioni di interesse. Vediamo in questo articolo tutti i dettagli. 

Pubblicati i dettagli GSE per l’accesso al programma Energy Release, il MASE approva 

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha recentemente annunciato l’approvazione delle nuove regole operative GSE per il programma di “energy release”. Un’iniziativa normativa introdotta dal decreto 181 del 2023. 

Questo provvedimento rappresenta un passo cruciale per supportare le imprese italiane a elevato consumo energetico, comunemente note come energivore, nel processo di transizione verso fonti energetiche rinnovabili.

L’“energy release” si rivolge alle aziende che intendono espandere o rinnovare la propria capacità di produzione elettrica tramite l’uso di fonti sostenibili, sia attraverso la costruzione di nuovi impianti, sia con il rinnovamento di quelli già esistenti. 

A siglare questo provvedimento di rilievo è stato il Direttore Generale dei Mercati e delle Infrastrutture Energetiche del Dipartimento Energia di MASE, una figura chiave nell’infrastruttura energetica del paese.

Il programma di “energy release” prevede un sistema di anticipazione di quote energetiche, concepito per facilitare l’accesso delle imprese a energia rinnovabile. 

Le imprese ammesse al programma possono beneficiare di una quantità anticipata di energia sostenibile per un periodo di tre anni, con un prezzo di cessione definito dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), l’ente incaricato di gestire le fonti rinnovabili in Italia.

Il concetto di anticipazione si traduce in un vantaggio economico e di approvvigionamento per le imprese, in quanto consente loro di accedere fin da subito a una porzione dell’energia rinnovabile che verrà prodotta in futuro. I

In cambio, le imprese sono tenute a restituire questa energia anticipata per un periodo ventennale a partire dall’entrata in funzione degli impianti. Garantendo così la continuità e la sostenibilità del sistema.

Un meccanismo che sostiene l’innovazione energetica

L’“energy release” rappresenta una soluzione avanzata e innovativa nel panorama delle normative italiane.

Ovvero capace di rispondere alle esigenze delle imprese che necessitano di volumi consistenti di energia, ma che puntano anche a ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività. 

Questo strumento facilita un investimento a lungo termine nelle energie rinnovabili, offrendo una via più sostenibile rispetto ai sistemi di approvvigionamento tradizionali.

La concessione anticipata di energia rappresenta inoltre un incentivo per le imprese a investire in nuovi impianti o ad ammodernare quelli esistenti. 

Questa opportunità è particolarmente vantaggiosa per le aziende operanti in settori come l’industria pesante e la manifattura. 

Le quali tradizionalmente sono caratterizzate da elevati consumi energetici e che potrebbero trarre enormi benefici dall’accesso a fonti rinnovabili a costi competitivi.

Ora che le regole operative sono state approvate, i prossimi passi consistono nell’emissione del bando per l’assegnazione delle quote e nell’apertura del portale dedicato alle manifestazioni di interesse. 

Questi passaggi permetteranno alle aziende interessate di candidarsi per accedere ai benefici previsti dal programma. 

Il bando stabilirà i criteri di accesso e le modalità di assegnazione, e il portale servirà da strumento digitale per facilitare la gestione delle domande.

Secondo il ministro Gilberto Pichetto, le regole operative stabilite dal GSE rappresentano un passo decisivo nella realizzazione di questa norma innovativa. 

Pichetto ha infatti sottolineato come il programma potrebbe sostenere circa 3.800 imprese energivore nel loro percorso verso un futuro più sostenibile. Riducendo di conseguenza la loro dipendenza dalle fonti fossili e migliorando la competitività sul mercato.

Un’occasione per la transizione energetica in Italia

Il meccanismo dell’“energy release” si inserisce in un contesto più ampio di transizione energetica, che vede l’Italia impegnata a ridurre l’uso di combustibili fossili e ad aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili. 

La crescente crisi climatica e l’oscillazione dei prezzi delle risorse fossili hanno portato il governo a rafforzare le politiche di sostenibilità. Incentivando dunque le aziende a considerare fonti alternative e rinnovabili per le loro attività.

L’Italia punta a raggiungere una riduzione significativa delle emissioni entro il 2030. Per farlo è essenziale che le imprese, soprattutto quelle più energivore, contribuiscano a questo obiettivo. 

Grazie al programma di “energy release”, molte aziende potranno accelerare questo processo, beneficiando di un accesso semplificato a energia pulita e sostenibile. 

Inoltre, l’adozione di fonti rinnovabili porterà vantaggi non solo ambientali, ma anche economici, poiché contribuirà a stabilizzare i costi energetici e a ridurre la dipendenza dalle importazioni di energia.

Ingegnere Ambientale