Nomina del consulente ADR per le imprese coinvolte nelle operazioni di spedizione, trasporto, imballaggio, carico e scarico dei rifiuti pericolosi: perché e quando è obbligatorio?

La nomina del consulente ADR per il trasporto stradale di merci pericolose ha introdotto nel tempo nuovi obblighi, richiedendo alle aziende di nominare un consulente per la sicurezza e rispettare adempimenti per ridurre rischi per persone e ambiente.

Vediamo in questo articolo quali sono i più recenti, con focus per le aziende che spediscono, trasportano, imballano, caricano e scaricano materiali potenzialmente pericolosi. 

Trasporto di merci pericolose: la nomina del consulente ADR per la sicurezza

L’ADR, ovvero l’Accordo europeo relativo al trasporto internazionale su strada delle merci pericolose, è stato nel tempo sempre più aggiornato, introducendo nuovi requisiti per le aziende che gestiscono sostanze potenzialmente dannose durante il trasporto.

Applicato in 54 Paesi, l’ADR stabilisce normative dettagliate per ridurre i rischi legati al trasporto di materiali che potrebbero minacciare la sicurezza di persone, beni o ambiente.

L’ADR è stato concepito per regolamentare in modo stringente tutte le operazioni che possono comportare pericoli durante il trasporto stradale.

Tra le aziende interessate troviamo quelle che producono, imballano o gestiscono rifiuti e merci pericolose. 

Questo include settori come l’autoriparazione, le officine meccaniche, le verniciature e le falegnamerie, dove materiali come oli esausti, batterie, filtri, pitture e solventi sono frequentemente trattati.

Un punto importante dell’aggiornamento ADR è l’estensione degli obblighi anche a chi gestisce la spedizione di queste merci, obbligando tali aziende alla nomina di un consulente per la sicurezza dei trasporti di merci pericolose, noto come “consulente ADR”.

Questo obbligo è valido anche per le imprese che effettuano spedizioni saltuarie o di piccoli quantitativi, rendendo necessaria l’adozione di misure di sicurezza anche per operazioni considerate minori.

Secondo il capitolo 1.8.3 dell’ADR, ogni azienda coinvolta nella spedizione, trasporto o gestione di merci pericolose deve nominare uno o più consulenti per la sicurezza. 

Il consulente ha il compito di supportare l’azienda nel rispettare tutte le normative dell’ADR, facilitando le pratiche di prevenzione e sicurezza per evitare incidenti. 

I rischi legati a questi materiali includono la possibilità di incendi, esplosioni o fuoriuscite di sostanze tossiche, per cui il consulente ADR diventa un elemento chiave per gestire e minimizzare tali pericoli.

Adempimenti specifici per i vari operatori del settore

Le normative dell’ADR dettagliano in modo chiaro quali siano gli obblighi per ciascun tipo di operatore coinvolto nella filiera di trasporto delle merci pericolose. 

Le principali categorie sono:

  • Imballatori. Essi si occupano del confezionamento delle merci pericolose, comprese le grandi confezioni e i container intermedi per rinfuse (IBC), e devono assicurarsi che l’imballaggio sia adeguato al trasporto.
  • Riempitori. Essi hanno il compito di riempire cisterne, veicoli-batteria o contenitori con merci pericolose, rispettando le procedure per evitare contaminazioni e fuoriuscite.
  • Caricatori. Essi devono caricare merci imballate o piccoli container su veicoli o cisterne mobili, assicurandosi che siano fissate correttamente per prevenire movimenti che potrebbero compromettere la sicurezza.
  • Speditori. Essi hanno la responsabilità di verificare che la spedizione sia conforme alle disposizioni dell’ADR, occupandosi anche della documentazione di trasporto.
  • Trasportatori. Essi sono responsabili della sicurezza durante il trasporto, incluso l’equipaggiamento dei veicoli in linea con le specifiche ADR.
  • Scaricatori e destinatari. Essi gestiscono la fase finale del trasporto, assicurandosi che le merci siano maneggiate e rimosse in sicurezza, minimizzando i rischi per i lavoratori e l’ambiente.

L’ADR è applicato sia ai trasporti nazionali che internazionali. Il D.Lgs. 35/2010, modificato dal D.M. 21/2013, estende le regole ADR anche ai trasporti ferroviari e su vie navigabili interne. 

Le operazioni di carico, scarico, trasbordo e sosta devono rispettare le normative, sia che il trasporto avvenga all’interno dei confini nazionali che tra Stati membri dell’Unione Europea.

L’obbligo di formazione

Uno degli aggiornamenti principali dell’ADR riguarda l’obbligo di formazione del personale. Il capitolo 1.3. stabilisce che ogni impresa deve garantire che il proprio personale riceva una formazione adeguata sui rischi associati alle merci pericolose. 

Questo include una conoscenza approfondita delle norme di sicurezza e delle procedure specifiche da seguire durante il trasporto. 

La formazione è essenziale per preparare i dipendenti a reagire in modo rapido ed efficace in caso di emergenza, riducendo il rischio di incidenti.

Le disposizioni dell’ADR, sebbene possano sembrare onerose, hanno un impatto positivo sulla sicurezza pubblica e ambientale. 

Con l’obbligo di nomina del consulente ADR e la formazione del personale, le aziende si trovano a gestire le merci pericolose con un approccio più consapevole e strutturato. 

Riducendo di conseguenza il rischio di incidenti sia per i lavoratori che per la popolazione generale.

Ingegnere Ambientale