Obbligo del nuovo FIR cartaceo dal 13 febbraio 2025: come adeguarsi nel nuovo sistema RENTRI 

Dal 13 febbraio 2025, l’emissione del nuovo modello FIR cartaceo diventerà obbligatoria nel sistema RENTRI. Produttori e trasportatori dovranno dunque registrarsi al portale RENTRI e seguire le procedure per una gestione conforme e semplificata dei rifiuti.

Vediamo in questo articolo tutti i dettagli. 

Novità per tutti i produttori: registrazione ed emissione del FIR cartaceo attraverso il portale RENTRI

Dal 13 febbraio 2025 entreranno in vigore nuove disposizioni riguardanti l’emissione e la gestione del Formulario di Identificazione dei Rifiuti (FIR) in formato cartaceo, obbligando tutti i produttori ad adeguarsi ai nuovi modelli.

L’aggiornamento della normativa comporta una serie di passaggi fondamentali, non solo per chi è già iscritto al Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti (RENTRI), ma anche per i soggetti non iscritti. 

I quali dovranno necessariamente registrarsi per poter emettere il primo FIR. A partire da febbraio 2025, tutti i produttori saranno dunque obbligati a utilizzare i nuovi modelli di FIR. 

Anche i soggetti non iscritti al RENTRI dovranno registrarsi nell’area dedicata ai “Produttori di rifiuti non iscritti” prima di procedere con l’emissione del primo formulario. 

L’emissione può avvenire sia a cura del produttore stesso che a cura del trasportatore, a seguito di una richiesta esplicita da parte del produttore o del detentore del rifiuto.

Questa novità rende indispensabile comprendere le modalità corrette per la vidimazione, la compilazione e la trasmissione del FIR cartaceo. L’intera gestione avverrà tramite il RENTRI, che assicurerà anche l’interoperabilità con i software gestionali utilizzati dagli utenti.

Vidimazione e compilazione

La vidimazione del FIR cartaceo potrà avvenire esclusivamente attraverso il RENTRI. Questo sistema consente l’integrazione con i gestionali utilizzati dalle aziende per facilitare il processo. 

In alternativa, gli operatori possono scegliere di compilare il modulo manualmente o avvalersi dei servizi di supporto offerti dal RENTRI stesso.

Per la compilazione del FIR, le opzioni a disposizione includono:

Indipendentemente dalla modalità scelta, il FIR dovrà essere emesso in due copie. Di queste, una sarà trattenuta dal produttore, mentre l’altra verrà trasmessa ai vari attori coinvolti nel trasporto dei rifiuti.

Il trasportatore, oltre a compilare le sezioni di propria competenza, avrà l’obbligo di trasmettere la copia sottoscritta al produttore o al detentore, nonché a tutti gli operatori coinvolti nelle diverse fasi del trasporto. 

La trasmissione del formulario potrà avvenire attraverso vari canali:

Questa gestione semplificata ha l’obiettivo di garantire maggiore efficienza e trasparenza nel tracciamento dei rifiuti, ma richiede una comprensione accurata delle procedure da parte di tutti gli attori coinvolti.

Esenzioni e casi particolari

Per i produttori che non sono obbligati a iscriversi al RENTRI, le regole rimarranno invariate anche dopo la scadenza del 13 febbraio 2026. 

In questi casi, l’emissione del FIR cartaceo continuerà ad essere gestita come in passato, e saranno i trasportatori e i destinatari a doversi adeguare alle nuove modalità di gestione.

Per facilitare l’emissione del FIR cartaceo secondo i nuovi modelli, il RENTRI ha messo a disposizione una serie di servizi digitali. Questi permettono di compilare il FIR inserendo tutti i dati previsti, emettere il formulario vidimato digitalmente e procedere alla stampa. 

Tali servizi sono accessibili sia agli operatori già iscritti al RENTRI sia ai soggetti non iscritti, garantendo flessibilità e supporto a chiunque debba gestire rifiuti.

L’applicazione del RENTRI offre dunque un supporto cruciale, rendendo più semplice e rapida la conformità alle nuove regole. Inoltre, la digitalizzazione dei processi mira a ridurre errori e a facilitare il controllo e la tracciabilità dei rifiuti.

Per restare sempre aggiornati sulle prossime novità del sistema RENTRI, WasteZero offre un corso di formazione e affiancamento per un anno. Il corso è pensato a trecentosessanta gradi: formazione teorica sulle normative, requisiti tecnici e procedure operative. 

Ingegnere Ambientale