RENTRI apre le iscrizioni: tre nuovi decreti delineano il futuro della gestione dei rifiuti

Con tre nuovi decreti, il RENTRI avvia le iscrizioni e introduce importanti novità per la gestione dei rifiuti. Dal tracciamento dei trasporti alla digitalizzazione dei registri, si punta a semplificazione e trasparenza.

Vediamo in questo articolo tutti i dettagli. 

Chiarite le procedure per FIR, registri e accessi: il portale RENTRI al centro della digitalizzazione con le iscrizioni

Dal 15 dicembre 2024, il RENTRI (Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti) apre ufficialmente le iscrizioni, segnando una tappa fondamentale nella digitalizzazione della gestione dei rifiuti in Italia. 

A supportare questo processo, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha pubblicato tre nuovi decreti direttoriali che delineano criteri, procedure e strumenti per l’implementazione del sistema.

Nello specifico con l’obiettivo di migliorare la trasparenza e l’efficienza operativa. Il primo decreto, n. 253 del 12 dicembre 2024, introduce le specifiche tecniche per l’adozione dei sistemi di geolocalizzazione, in linea con l’articolo 16 del D.M. 59/2023. 

Questi sistemi permetteranno di monitorare in tempo reale i percorsi effettuati dai veicoli adibiti al trasporto dei rifiuti. Garantendo dunque un controllo accurato dalla partenza alla destinazione finale.

Le informazioni geolocalizzate, che includono data e itinerario del trasporto, rappresentano un tassello chiave per rafforzare la tracciabilità, prevenendo possibili irregolarità nella gestione dei rifiuti. 

Il decreto specifica inoltre che i sistemi di geolocalizzazione devono assicurare una precisione sufficiente per rilevare la posizione del veicolo, rendendo queste informazioni disponibili secondo le tempistiche stabilite.

Il decreto n. 254, sempre datato 12 dicembre 2024, è focalizzato sull’operatività degli utenti. In particolare, approva una serie di manuali pratici che guidano le diverse categorie di soggetti coinvolti nel sistema RENTRI. 

Tra i documenti approvati figurano:

  • Manuale per la gestione dei registri di carico e scarico: un supporto fondamentale per la registrazione e il monitoraggio dei flussi di rifiuti;
  • Manuale per l’emissione dei FIR cartacei: per chi utilizza ancora questa modalità, con indicazioni per una gestione corretta e conforme;
  • Manuali per l’iscrizione e l’accesso al RENTRI: dedicati a operatori, delegati e produttori non soggetti ad obbligo di iscrizione.

Questi strumenti hanno l’obiettivo di rendere più semplice e intuitiva la transizione al nuovo sistema, promuovendo una maggiore uniformità operativa tra gli attori coinvolti.

Accreditamento degli enti: accesso alle informazioni garantito

Infine, il decreto n. 255 del 12 dicembre 2024 disciplina la procedura di accreditamento per enti, amministrazioni e organi di controllo, come previsto dall’articolo 19 del D.M. 59/2023. Il processo avverrà esclusivamente in modalità digitale tramite il portale ufficiale del RENTRI.

La procedura prevede che una persona fisica utilizzi il proprio dispositivo di identità digitale per richiedere l’accreditamento dell’ente o dell’area organizzativa di riferimento. 

Una volta completata questa fase, il responsabile sarà abilitato ad accedere alle informazioni e a gestire i permessi per altri utenti interni. Questo approccio non solo garantisce sicurezza e tracciabilità, ma rafforza anche il controllo istituzionale sulla gestione dei rifiuti.

In altre parole, il RENTRI si pone come uno strumento cruciale per modernizzare la gestione dei rifiuti, promuovendo sostenibilità, trasparenza e rispetto delle normative. 

Con l’implementazione delle nuove disposizioni, il sistema non solo migliorerà il monitoraggio dei flussi di rifiuti, ma offrirà anche agli operatori e alle istituzioni una piattaforma affidabile e innovativa.

Le iscrizioni appena avviate rappresentano solo l’inizio di un processo che punta a trasformare radicalmente il modo in cui i rifiuti vengono tracciati e gestiti in Italia, garantendo maggiore sicurezza ambientale e un controllo più rigoroso sulle operazioni.

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Ingegnere Ambientale