Abrogata la categoria 3-bis dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali: rivoluzione nella gestione dei RAEE in Italia. Vediamo in questo articolo le novità introdotte dalla Legge n. 166/2024 e i futuri scenari per le imprese interessate.
Cambiamenti normativi dall’Albo e nuove modalità di gestione per i distributori e trasportatori di RAEE: abrogata la categoria 3-bis
Con la circolare n. 3 del 25 novembre 2024, il Comitato nazionale dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali ha annunciato importanti cambiamenti per la gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE).
Tra le principali novità, spicca l’abrogazione della categoria 3-bis, che fino ad oggi regolava le attività di distributori e installatori di AEE e i trasportatori di RAEE in nome dei distributori.
Questo cambiamento normativo deriva dall’entrata in vigore della Legge 14 novembre 2024, n. 166, che ha convertito con modifiche il decreto-legge n. 131 del 16 settembre 2024.
Tale provvedimento, nato per adeguarsi agli obblighi dell’Unione Europea e per risolvere procedure d’infrazione, introduce rilevanti disposizioni per favorire il recupero di materie prime critiche dai RAEE.
Dal 15 novembre 2024, data di entrata in vigore della nuova legge, il Comitato dell’Albo ha dunque avviato la cancellazione d’ufficio delle iscrizioni alla categoria 3-bis.
Inoltre, tutte le istanze di iscrizione, variazione o rinnovo attualmente in corso saranno archiviate durante le prossime riunioni delle sezioni regionali e provinciali competenti.
La normativa, nello specifico l’articolo 14-bis della legge, stabilisce che le operazioni di deposito preliminare alla raccolta e il trasporto effettuati dai distributori o dai loro incaricati non richiedono più l’iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali.
Questo segna una semplificazione significativa per le imprese, eliminando l’obbligo di registrazione previsto dall’articolo 212 del decreto legislativo 152/2006.
La Legge n. 166/2024 abroga anche i regolamenti precedenti, rappresentati dai decreti ministeriali dell’8 marzo 2010, n. 65, e del 31 maggio 2016, n. 121.
Questi decreti, che definivano le modalità di gestione dei RAEE per i distributori, vengono sostituiti da una nuova procedura che richiede l’utilizzo del portale del Centro di Coordinamento RAEE per adempiere agli obblighi di gestione.
L’impatto pratico: verso una gestione centralizzata
In altre parole, dal 15 novembre 2024, i soggetti coinvolti nella gestione dei RAEE dovranno utilizzare il portale del Centro di Coordinamento RAEE per le operazioni necessarie.
Questa piattaforma, concepita per semplificare la gestione dei rifiuti elettronici, diventa ora l’unico strumento obbligatorio per distributori, trasportatori e installatori.
Tra i principali vantaggi offerti dal nuovo sistema si sottolinea una migliore tracciabilità. Il portale centralizzato consente infatti un monitoraggio accurato dei flussi di RAEE, garantendo una maggiore trasparenza.
Inoltre, le imprese non dovranno più preoccuparsi della burocrazia legata all’iscrizione all’Albo, riducendo tempi e costi amministrativi. Non solo, la gestione unificata tramite il portale facilita il coordinamento tra i diversi attori della filiera dei RAEE.
Cosa aspettarsi per il futuro?
Con l’abrogazione della categoria 3-bis e la centralizzazione delle procedure sul portale RAEE, il settore dei rifiuti elettronici in Italia sta affrontando un cambiamento significativo che punta a una gestione più moderna ed efficiente.
Questi cambiamenti non sono soltanto una risposta alle richieste dell’Unione Europea, ma rappresentano anche un’opportunità per migliorare la sostenibilità della filiera dei RAEE.
Il recupero di materie prime critiche, come metalli rari e preziosi contenuti nei rifiuti elettronici, diventerà più semplice grazie alla tracciabilità garantita dal nuovo sistema.
Tuttavia, le imprese coinvolte dovranno adattarsi rapidamente ai nuovi requisiti, familiarizzando con il portale RAEE e integrando le nuove procedure nei loro processi operativi.
È probabile che nei prossimi mesi il Centro di Coordinamento RAEE offra supporto e formazione per agevolare la transizione, riducendo il rischio di disagi per i soggetti interessati.
Inoltre, questo cambiamento potrebbe aprire la strada a ulteriori innovazioni nel settore della gestione dei rifiuti, incoraggiando lo sviluppo di tecnologie più avanzate per il trattamento e il riciclo dei RAEE.