Contributo annuo del RENTRI 2025: termine fissato al 30 aprile per chi si è iscritto nel 2024

Il Ministero dell’Ambiente ha ricordato che entro il 30 aprile 2025 va versato il contributo annuo RENTRI per l’annualità in corso da parte di imprese e soggetti registrati nel 2024. Vediamo in questo articolo modalità e importi.

Scatta l’obbligo di versamento del contributo annuo 2025 al RENTRI per gli operatori già registrati: tutte le indicazioni operative

Con una comunicazione ufficiale datata 10 aprile 2025, pubblicata sul portale del RENTRI (Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti), il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha fornito un promemoria importante. 

Ovvero che tutte le imprese e i soggetti delegati che hanno completato l’iscrizione al RENTRI durante l’anno 2024 sono tenuti a versare il contributo annuo per il 2025 entro e non oltre il 30 aprile.

Questa scadenza riguarda esclusivamente coloro che, nel corso del 2024, hanno portato a termine la procedura di registrazione al sistema con il relativo pagamento iniziale e l’invio della documentazione necessaria. 

Il mancato rispetto del termine potrebbe comportare conseguenze amministrative e l’impossibilità di operare correttamente all’interno del sistema di tracciabilità previsto dalla normativa vigente.

Per eseguire il versamento del contributo annuale è necessario accedere all’area riservata del portale RENTRI, utilizzando la funzione “Pratiche/Contributo annuale”. 

Questa sezione consente agli utenti registrati di gestire agevolmente gli adempimenti richiesti e di tenere traccia delle operazioni svolte.

Il pagamento deve essere effettuato attraverso la piattaforma PagoPA, il canale ufficiale per i versamenti verso la Pubblica Amministrazione. Si tratta dello stesso sistema già utilizzato durante la fase di iscrizione, in modo da garantire coerenza e tracciabilità delle operazioni.

Quanto si paga: importi in base alla categoria

Il contributo dovuto varia a seconda della tipologia di soggetto e del numero di dipendenti dell’ente o dell’azienda, come specificato all’articolo 14 del Decreto Ministeriale 4 aprile 2023, n. 59. 

Gli importi, da calcolare per ciascuna unità locale, sono così suddivisi:

60 euro per ogni sede operativa per:

30 euro per ogni unità locale per:

10 euro per ogni sede per:

Questa articolazione del contributo tiene conto della diversa capacità organizzativa e del peso ambientale delle varie realtà imprenditoriali, secondo un principio di proporzionalità.

Perché è importante rispettare la scadenza

Il versamento puntuale del contributo annuale rappresenta un obbligo normativo per tutti gli iscritti al RENTRI e garantisce la continuità dell’abilitazione all’utilizzo del sistema. 

Il Registro, infatti, è uno strumento chiave per il monitoraggio e la trasparenza nella gestione dei rifiuti a livello nazionale, e la sua corretta alimentazione dipende dalla partecipazione attiva e regolare degli operatori.

Inoltre, il rispetto delle tempistiche consente alle imprese di evitare sanzioni o irregolarità che potrebbero compromettere le attività autorizzate. 

Per questo motivo, è consigliabile programmare il pagamento con anticipo, verificando per tempo la disponibilità della funzione all’interno dell’area riservata.