Il Formulario di Identificazione dei Rifiuti (FIR) è essenziale nel trasporto dei rifiuti e, con l’entrata in vigore del RENTRI, diventerà digitale. Ma come funziona questa nuova modalità di emissione e gestione?
Chiariamo in questo articolo alcuni dubbi sulle modalità di emissione, trasmissione e gestione del FIR digitale.
Introduzione al FIR digitale: le nuove regole del RENTRI
Come anticipato, il processo di gestione dei rifiuti ha subito un’importante evoluzione con l’introduzione del Formulario di Identificazione dei Rifiuti (FIR) in formato digitale.
Questo strumento, fondamentale per la tracciabilità dei rifiuti durante il trasporto, si adatta alle esigenze di modernizzazione del settore, offrendo una maggiore flessibilità e sicurezza nelle operazioni.
Uno degli aspetti più rilevanti è la possibilità per il trasportatore di emettere il FIR digitale su richiesta del produttore. Questo rappresenta un vantaggio significativo, poiché consente di snellire le procedure e di garantire che il documento sia disponibile in ogni momento.
Dunque anche quando il produttore potrebbe non essere in grado di generarlo autonomamente. Tale flessibilità è particolarmente utile in situazioni in cui le operazioni di trasporto devono avvenire in tempi rapidi o in contesti operativi complessi.
Per quanto riguarda la trasmissione del FIR al produttore, il trasportatore dispone di diverse opzioni.
La copia completa del FIR può essere consegnata direttamente, inviata via PEC o trasmessa attraverso i servizi del RENTRI, il Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti.
Questo sistema integrato permette una gestione più efficiente e sicura dei documenti. Nel caso in cui il produttore sia iscritto al RENTRI, può scaricare il FIR direttamente dalla sua area riservata.
Al contrario, se non è iscritto, ha comunque la possibilità di accedere al documento registrandosi nell’area dedicata ai “produttori non iscritti”.
Questo approccio garantisce che tutti i soggetti coinvolti possano avere accesso tempestivo e sicuro alla documentazione necessaria.
Un altro aspetto importante riguarda la gestione delle emergenze. È possibile produrre FIR vidimati da utilizzare in situazioni straordinarie, come incidenti o necessità di messa in sicurezza.
Questa possibilità è essenziale per garantire che, in caso di urgenze, i trasportatori abbiano già a disposizione la documentazione necessaria, riducendo così i tempi di reazione e aumentando l’efficacia delle operazioni.
Rettifiche, vidimazione e unità locali
Inoltre, va considerata la questione delle rettifiche. In alcune circostanze, può essere necessario modificare il FIR, soprattutto quando la copia completa del documento arriva dopo più di dieci giorni dallo scarico dei rifiuti.
Se il trasportatore restituisce il FIR entro questo termine, l’esito del conferimento può essere annotato direttamente al momento dello scarico.
Tuttavia, se la copia completa viene restituita oltre i dieci giorni, il produttore deve effettuare una rettifica, registrando tutti i dati relativi all’esito del conferimento, inclusa la quantità verificata a destino.
Questo processo garantisce che tutte le informazioni siano accurate e aggiornate, mantenendo alta la qualità e la conformità della gestione dei rifiuti.
Per quanto riguarda la vidimazione del FIR tramite RENTRI, invece, si sottolinea che esistono diverse opzioni per la stessa a seconda delle esigenze dell’operatore.
Per chi non utilizza un sistema gestionale specifico, il RENTRI mette a disposizione servizi di supporto che permettono di vidimare, compilare e stampare il FIR cartaceo.
In alternativa, è possibile vidimare e stampare un FIR vuoto, che può poi essere compilato manualmente.
Questa seconda opzione è particolarmente utile per chi preferisce o necessita di un approccio più tradizionale, pur sfruttando le potenzialità del sistema elettronico.
Un altro elemento chiave riguarda l’emissione dei FIR per le Unità Locali (UL). Gli operatori che devono gestire diverse UL possono incontrare situazioni in cui devono tenere il registro per alcune UL, mentre per altre è sufficiente emettere i FIR.
In questi casi, RENTRI offre una soluzione flessibile: per le UL che non richiedono la tenuta del registro, l’operatore può accedere all’area “produttori non iscritti” e emettere il FIR in modo rapido e diretto.
Questo approccio semplifica le operazioni e riduce la complessità burocratica, permettendo agli operatori di adattarsi alle diverse esigenze operative.
Alcune limitazioni
Infine, è importante notare che, al momento, il RENTRI non prevede la possibilità di ereditare automaticamente i dati di trasportatori, destinatari e intermediari dai rispettivi database pubblici, come l’Albo Gestori e il RECER.
Questa limitazione implica che gli operatori devono inserire manualmente questi dati nel sistema, un passaggio che può richiedere tempo e attenzione.
Inoltre, va considerato che gli elenchi del RECER non sono attualmente accessibili al pubblico, rendendo ancora più necessaria la manualità in questa fase del processo.
Per gli operatori che utilizzano software gestionali, il RENTRI offre comunque un’integrazione avanzata. È possibile vidimare il FIR attraverso l’interoperabilità tra il sistema gestionale e il RENTRI.
Una volta vidimato, il FIR può essere compilato utilizzando il software gestionale dell’azienda, garantendo così una gestione fluida e coerente dei documenti.
Questa funzionalità rappresenta un notevole vantaggio per le imprese che già operano con sistemi gestionali integrati, permettendo loro di continuare a utilizzare le proprie soluzioni software senza dover cambiare completamente il proprio flusso di lavoro.