Il Ministero dell’Ambiente della Sicurezza Energetica (MASE) ha di recente firmato il decreto Energy Release che offre energia a prezzi calmierati alle imprese energivore.
Incentivando in questo modo la creazione di nuova capacità di generazione da fonti rinnovabili per accelerare la transizione energetica. Vediamo in questo articolo tutti i dettagli.
Il decreto ministeriale Energy Release per supportare la transizione energetica del settore industriale: le novità del MASE
Come anticipato, il 23 luglio 2024 segna una data importante per il settore industriale italiano, con la firma del decreto ministeriale Energy Release da parte del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE).
Questo provvedimento mira a supportare le imprese energivore. Ovvero quelle che consumano grandi quantità di energia, incentivando l’adozione di fonti rinnovabili attraverso la concessione di energia elettrica a prezzi calmierati.
Il decreto rappresenta un passo fondamentale nella strategia del governo per promuovere la transizione energetica.
Nello specifico offrendo alle imprese la possibilità di accedere a energia a costi ridotti in cambio dell’impegno a sviluppare nuove capacità di generazione elettrica da fonti rinnovabili.
Questa misura non solo mira a ridurre i costi energetici per le aziende, ma anche a favorire lo sviluppo sostenibile e l’autosufficienza energetica del Paese.
L’Energy Release introduce uno strumento innovativo: la cessione anticipata di energia elettrica a prezzi agevolati.
Questo significa che le imprese energivore possono beneficiare di energia a costi inferiori rispetto ai prezzi di mercato. Ciò a condizione che si impegnino a realizzare nuova capacità di generazione di energia da fonti rinnovabili.
Questo impegno deve concretizzarsi entro 40 mesi dalla sottoscrizione dell’accordo con il Gestore dei Servizi Energetici (GSE).
In cambio dell’energia anticipata, le imprese si impegnano a restituire la stessa quantità di energia su un periodo di 20 anni. Mantenendo di conseguenza il prezzo stabilito all’inizio del contratto.
Questo meccanismo, basato su contratti per differenza a due vie, fornisce stabilità e sicurezza sia per le aziende che per il sistema energetico nazionale. Favorendo dunque un investimento continuo nelle energie rinnovabili.
L’energia anticipata può essere utilizzata per supportare lo sviluppo di nuovi impianti o per il rifacimento di strutture esistenti, purché la potenza degli impianti sia di almeno 200 kW.
Questo criterio garantisce che gli investimenti siano significativi e in grado di contribuire concretamente all’incremento della capacità energetica rinnovabile nazionale.
La transizione verso fonti energetiche rinnovabili
Il decreto Energy Release è stato accolto positivamente dal settore industriale, in quanto offre un supporto tangibile per affrontare il crescente costo dell’energia. La quale rappresenta una delle principali voci di spesa per le aziende energivore.
Il Ministro Pichetto ha sottolineato come questa misura non solo allevierà la pressione sui costi energetici delle imprese, ma rappresenterà anche un importante impulso per la transizione verso fonti energetiche rinnovabili, essenziali per il futuro sostenibile del Paese.
In aggiunta all’accesso a energia a prezzi calmierati, il decreto prevede anche contributi finanziari fino a un massimo di 300 mila euro per coprire parte dei costi sostenuti dalle imprese nel garantire il valore dell’energia anticipata.
Questo ulteriore sostegno economico è pensato per facilitare le aziende nel processo di transizione. Riducendo i rischi finanziari associati all’investimento in nuove tecnologie e infrastrutture energetiche.
Il decreto si inserisce in un quadro normativo più ampio, volto a creare un contesto favorevole per le imprese italiane che decidono di investire in sostenibilità e innovazione.
Promuovere l’adozione delle energie rinnovabili non è solo una necessità ambientale, ma anche una strategia economica per migliorare la competitività delle imprese italiane a livello internazionale.
Con l’attuazione dell’Energy Release, il governo conferma il suo impegno a supportare il settore industriale nella sfida della transizione energetica.
Le imprese energivore, che costituiscono una parte cruciale del tessuto produttivo nazionale, avranno ora l’opportunità di ridurre i costi energetici e contribuire attivamente allo sviluppo di un sistema energetico più sostenibile e resiliente.
In sintesi, il decreto firmato il 23 luglio 2024 rappresenta un passo significativo verso un futuro in cui l’energia pulita diventerà la norma per il settore industriale italiano.
Attraverso il sostegno economico e l’incentivazione all’adozione di fonti rinnovabili, il governo italiano dimostra la volontà di costruire un contesto industriale più verde e competitivo. Ovvero in linea con gli obiettivi europei e globali di sostenibilità.