Obbligo di verifica dei fornitori per l’etichettatura energetica: nuove norme per la trasparenza

A partire dal 22 ottobre 2024, è d’obbligo la verifica dell’identità digitale per i fornitori di prodotti con etichettatura energetica, in conformità al Regolamento (UE) 2024/994. Questa misura mira a migliorare la trasparenza e la qualità delle informazioni.

Vediamo in questo articolo tutti i dettagli. 

Scatta l’obbligo di verifica dell’identità per i fornitori di prodotti con etichettatura energetica 

Come anticipato, a partire dal 22 ottobre 2024, entrerà in vigore una nuova normativa.

Quest’ultima impone ai fornitori di prodotti con etichettatura energetica l’obbligo di verificare la propria identità digitale prima di registrare i loro modelli nel Registro europeo dei prodotti per l’etichettatura energetica (EPREL). 

Questo cambiamento, introdotto dal Regolamento di esecuzione (UE) 2024/994 della Commissione, pubblicato il 2 aprile 2024, mira a garantire maggiore trasparenza e sicurezza nelle informazioni fornite ai consumatori e alle autorità.

L’obbligo di verifica si applica a tutti i fornitori che intendono immettere i loro prodotti sul mercato dell’Unione Europea. 

Ricordiamo che l’etichettatura energetica gioca un ruolo fondamentale nel guidare le scelte dei consumatori verso soluzioni più efficienti dal punto di vista energetico. 

Il database EPREL raccoglie tutte le informazioni relative ai prodotti che riportano l’etichetta energetica, e la verifica dell’identità digitale dei fornitori è vista come uno strumento cruciale per aumentare l’affidabilità e la qualità dei dati presentati.

Cosa cambia per i fornitori e i consumatori?

In concreto, i fornitori di prodotti che non completano il processo di verifica non saranno più autorizzati a registrare i loro modelli nel database EPREL. 

Questo significa che i prodotti immessi sul mercato senza una registrazione verificata non compariranno nelle ricerche generali del database, limitando la loro visibilità e, di conseguenza, la loro competitività. 

Per questo motivo, i fornitori sono invitati a concludere il processo di verifica il prima possibile. Ciò al fine di evitare interruzioni nella registrazione dei propri prodotti e possibili sanzioni derivanti dalla non conformità alla nuova regolamentazione.

Oltre a migliorare la trasparenza, questo sistema di verifica digitale rappresenta un passo importante nella lotta contro le frodi e le dichiarazioni fuorvianti che possono essere fatte riguardo all’efficienza energetica di determinati prodotti. 

La Commissione Europea ritiene che queste misure possano incentivare i produttori a garantire che le informazioni fornite siano accurate, verificabili e accessibili in modo semplice sia ai consumatori sia alle autorità di controllo.

Dal punto di vista dei consumatori, questa novità normativa offre diversi vantaggi. Con l’aumento delle garanzie sull’affidabilità delle informazioni, i consumatori potranno fare scelte di acquisto più consapevoli e informate, basandosi su dati accurati e verificati. 

Questo è particolarmente rilevante per i prodotti che influiscono sui consumi energetici domestici, come elettrodomestici, illuminazione e sistemi di riscaldamento.

Nei casi di cui sopra, infatti, le differenze in termini di efficienza possono avere un impatto significativo sulle bollette energetiche e sull’ambiente.

Inoltre, una maggiore trasparenza significa anche che i consumatori saranno meglio tutelati da possibili pratiche scorrette o dichiarazioni ingannevoli riguardanti le prestazioni energetiche dei prodotti. 

Potranno confrontare le diverse opzioni in modo più efficace e scegliere quelle che realmente soddisfano i requisiti di efficienza energetica. 

Contribuendo in questo modo anche agli obiettivi europei di riduzione delle emissioni di CO2 e promozione di un’economia più sostenibile.

Impatti per il mercato

L’introduzione della verifica obbligatoria dei fornitori potrebbe avere un impatto significativo anche sul mercato. 

Come già accennato, infatti, i produttori e i distributori che non si adegueranno tempestivamente potrebbero vedere ridotta la loro competitività, a causa della mancanza di visibilità nel database EPREL e del rischio di sanzioni. 

Di conseguenza, è probabile che ci sarà una maggiore pressione sui fornitori per completare il processo di verifica il prima possibile e garantire che i loro prodotti siano correttamente registrati e visibili ai potenziali acquirenti.

Per i fornitori che invece si conformeranno, questa normativa rappresenta un’opportunità per dimostrare il proprio impegno verso la trasparenza e la qualità. 

La verifica digitale non solo rafforza la fiducia dei consumatori, ma potrebbe anche tradursi in un vantaggio competitivo rispetto a coloro che non riescono a rispettare le nuove norme.

Ingegnere Ambientale