Il nuovo sistema RENTRI impone alle imprese italiane di gestire e trasmettere i dati dei rifiuti mensilmente, oltre alla necessità di accesso tramite identità digitali adeguate, chiariamo alcuni dubbi in merito.
Identità digitali e accesso al RENTRI: alcuni dubbi sullo SPID e sui requisiti per le aziende
In un contesto normativo sempre più rigido per la gestione dei rifiuti, il Registro Nazionale dei Trasportatori di Rifiuti e la loro Iscrizione (RENTRI) rappresenta un pilastro fondamentale per l’adempimento delle aziende italiane.
Questo sistema non solo traccia e monitora i flussi di rifiuti in tutto il territorio nazionale, ma impone agli enti e alle imprese una serie di obblighi dettagliati.
Secondo le disposizioni normative, le imprese devono tenere un registro locale di carico e scarico dei rifiuti. Questo registro è stato fino ad ora solo cartaceo e successivamente, a febbraio 2025, dovrà essere digitalizzato.
Le annotazioni riguardano ogni operazione di carico e scarico effettuata nell’unità locale dell’impresa. Una volta annotate, le informazioni devono essere trasmesse al RENTRI entro la fine del mese successivo a quello dell’annotazione.
Questa doppia procedura—registro locale seguito dalla trasmissione digitale—assicura che tutte le operazioni siano documentate e conformi alle regolamentazioni vigenti.
Nonostante l’iniziale onere burocratico, il sistema garantisce un monitoraggio accurato e tempestivo dei flussi di rifiuti, essenziale per la gestione ambientale e per il rispetto delle leggi in materia.
Benefici e sfide del sistema RENTRI
Un aspetto cruciale per le aziende è l’accesso al sistema RENTRI tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale). Tuttavia, l’uso appropriato delle identità digitali è fondamentale.
Infatti, mentre il rappresentante legale può accreditare l’impresa utilizzando il proprio SPID, gli incaricati autorizzati devono avere identità digitali proprie, come SPID, CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o CIE (Carta d’Identità Elettronica).
La varietà di identità digitali permette di gestire diversi livelli di accesso e di autorizzazione all’interno delle piattaforme digitali come il RENTRI.
Ad esempio, un incaricato può operare in nome dell’azienda solo se è dotato di un dispositivo di identità digitale intestato a lui personalmente.
Questa misura di sicurezza non solo protegge l’accesso alle informazioni sensibili ma assicura anche che ogni operatore sia chiaramente identificato e autorizzato a compiere azioni specifiche all’interno del sistema.
Il Registro Nazionale rappresenta un avanzamento significativo verso la digitalizzazione dei processi amministrativi legati alla gestione dei rifiuti.
Tra i principali benefici vi è la centralizzazione delle informazioni, che facilita il controllo e la supervisione da parte delle autorità competenti.
Inoltre, il sistema favorisce la trasparenza e l’efficienza, riducendo potenzialmente il rischio di pratiche illecite o di gestione non conformi alle normative ambientali.
Tuttavia, non mancano sfide e criticità nell’implementazione del sistema.
I costi associati all’accreditamento e alla gestione annuale rappresentano un onere significativo per le aziende, soprattutto per quelle di dimensioni più ridotte o con una catena di produzione complessa.
Inoltre, la necessità di ‘addestramento’ del personale sull’uso corretto delle identità digitali e delle procedure di registrazione può richiedere risorse aggiuntive e tempo.
Obblighi di Iscrizione per i ristoranti e ruolo dei consulenti
Sottolineiamo inoltre che i ristoranti che producono olio esausto vegetale non sono obbligati a iscriversi al RENTRI, a meno che non gestiscano rifiuti pericolosi.
Secondo il Decreto del 4 aprile 2023, n. 59, l’iscrizione è richiesta solo per chi produce rifiuti pericolosi, mentre chi gestisce solo rifiuti non pericolosi, come l’olio esausto, è tenuto a compilare il formulario di identificazione del rifiuto a partire dal 13 febbraio 2025.
Questo documento, sebbene in formato cartaceo, dovrà essere vidimato digitalmente tramite il RENTRI.
Pertanto, anche se non obbligati all’iscrizione, i ristoratori devono comunque registrarsi nell’area riservata del RENTRI come “Produttori non iscritti” per accedere ai servizi di vidimazione.
La gestione di tali pratiche può essere svolta attraverso sistemi gestionali interni o utilizzando i servizi offerti dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Inoltre, per quanto riguarda i consulenti che assistono più operatori, il sistema RENTRI prevede che, al momento dell’accesso, il consulente scelga l’operatore per cui intende operare.
Questo meccanismo consente di gestire più facilmente le attività per conto di diverse aziende, garantendo un’operatività ordinata e conforme alle normative vigenti.
Tuttavia, questa flessibilità richiede che i consulenti siano ben organizzati e consapevoli delle specifiche esigenze normative di ciascun operatore.
In sintesi, la digitalizzazione di questi processi rappresenta un passo avanti nella semplificazione amministrativa, ma richiede anche un’attenta gestione per evitare errori o omissioni nella gestione dei rifiuti.