Il Decreto Direttoriale n. 251/2023 fornisce le linee guida essenziali per la gestione e la compilazione del campo “stoccaggio istantaneo” sul nuovo portale RENTRI. Questo campo è cruciale per monitorare le quantità di rifiuti presso gli impianti di trattamento.
Ma come funziona e quali sono le regole da seguire? Vediamo in questo articolo tutti i dettagli.
RENTRI: modalità e campi obbligatori per la registrazione dello stoccaggio istantaneo
La gestione corretta dei rifiuti è una priorità fondamentale per gli impianti di trattamento, che devono rispettare una serie di normative rigorose.
Tra queste, il Decreto Direttoriale n. 251/2023 ha introdotto nuove modalità operative per la compilazione del registro cronologico di carico e scarico dei rifiuti, nonché del formulario di identificazione del rifiuto (FIR).
Una delle novità più rilevanti riguarda l’introduzione del campo “stoccaggio istantaneo” nel sistema RENTRI, il registro nazionale per la tracciabilità dei rifiuti.
Questo campo è stato concepito appositamente per consentire agli impianti di trattamento dei rifiuti di registrare in modo preciso la quantità di rifiuti presente presso l’impianto alla data dell’ultima registrazione effettuata.
La quantità di rifiuti in “stoccaggio istantaneo” è calcolata sottraendo le quantità complessivamente scaricate da quelle caricate, per ogni tipo di rifiuto gestito.
Lo stoccaggio istantaneo, come descritto nel Decreto Direttoriale, è dunque un requisito fondamentale per garantire la trasparenza e la tracciabilità dei rifiuti gestiti dagli impianti.
Questo dato deve essere sempre disponibile e accessibile agli organi di controllo durante eventuali ispezioni o verifiche.
Essendo un’informazione di vitale importanza per la gestione ambientale, il dato dello stoccaggio istantaneo non è soggetto a modifiche successive, garantendo così l’integrità e l’affidabilità delle informazioni registrate.
Campi obbligatori da compilare
Per l’operazione di stoccaggio istantaneo su RENTRI, l’impianto di trattamento rifiuti è tenuto a compilare una serie di campi specifici che consentono di registrare in maniera dettagliata ogni movimento di carico e scarico. Di seguito una panoramica dei campi principali:
- Campo 1 – Registrazione n.Ogni operazione di carico o scarico deve essere registrata in maniera progressiva, su base annua. Questo campo consente di tenere traccia cronologica di tutte le operazioni effettuate.
- Campo 2 – Data di registrazione. Indica la data in cui l’operazione di stoccaggio istantaneo è stata registrata. Questo è un campo fondamentale per monitorare le tempistiche di gestione.
- Campo 7 – Data di calcolo dello stoccaggio istantaneo. Questo campo specifica il momento esatto in cui la quantità di rifiuti in stoccaggio istantaneo è stata calcolata.
- Campo 8 – Codice EER. Questo codice fa riferimento all’Elenco Europeo dei Rifiuti, che classifica i diversi tipi di rifiuti secondo la loro origine e caratteristiche. In particolare, per i codici EER che terminano con la cifra 99, è necessario compilare anche una descrizione del rifiuto, per garantire un’identificazione precisa.
- Campo 10 – Descrizione del rifiuto. Questo campo è richiesto solo per i codici EER che terminano con 99. Si tratta di una descrizione aggiuntiva del rifiuto che permette di identificarlo in modo chiaro e univoco.
- Campo 11 – Caratteristica di pericolo. Nel caso di rifiuti pericolosi, è necessario specificare una o più caratteristiche di pericolo. Queste caratteristiche sono elencate nella tabella allegata al decreto e aiutano a classificare correttamente i rifiuti secondo il loro grado di rischio.
- Campo 12 – Stato fisico del rifiuto. Qui si indica lo stato fisico del rifiuto (solido, liquido, fangoso, ecc.), scelto da una lista presente in una tabella allegata al documento.
- Campo 13 – Quantità. Questo campo è di fondamentale importanza, poiché contiene la quantità effettiva di rifiuti presenti nell’impianto al momento dell’ultima registrazione. Il calcolo di questa quantità avviene, come detto, sottraendo le quantità scaricate da quelle caricate.
- Campo 14 – Unità di misura. Infine, per ogni quantità registrata, è necessario specificare l’unità di misura utilizzata, generalmente il chilogrammo (kg).
L’importanza della corretta gestione dei dati
Una gestione corretta e puntuale dei dati relativi allo stoccaggio istantaneo è essenziale non solo per rispettare la normativa vigente, ma anche per garantire un’efficiente gestione ambientale.
La trasparenza e la tracciabilità dei movimenti di rifiuti sono fondamentali per monitorare l’impatto ambientale degli impianti di trattamento e per garantire che i rifiuti siano trattati in conformità con le leggi nazionali ed europee.
Inoltre, la compilazione accurata del campo “stoccaggio istantaneo” permette agli organi di controllo di effettuare verifiche tempestive e precise. Riducendo così il rischio di irregolarità o di gestioni poco trasparenti.
Per questo motivo, gli impianti di trattamento devono dedicare particolare attenzione alla corretta registrazione di ogni operazione di carico e scarico.
In altre parole, il Decreto Direttoriale n. 251/2023 rappresenta un passo avanti importante nel miglioramento della tracciabilità e gestione dei rifiuti negli impianti di trattamento.